Gli infortuni sul lavoro sono variabilissimi. Le indicazioni qui riportate sono utili per tutti. Essendo questo il sito di uno specialista in otorinolaringoiatria si farà particolare riferimento a quei casi che interessano il distretto testa-collo.
1 – Mantenere la calma e capire che cosa è accaduto. Se ci sono situazioni di estrema emergenza prendere le decisioni del caso – chiamare soccorsi oppure, se il trauma non è grave, è bene farsi aiutare da un collega ed andare al Pronto Soccorso. Ricordatevi di comunicare sempre l'infortunio al datore di lavoro.
Tra gli infortuni occorre anche inserire il trauma acustico acuto, cioè l'esposizione ad un rumore improvviso, per esempio una esplosione. Di solito si avverte un forte dolore alle orecchie che piano piano si attenua. Può essere che dopo mezz'ora / un'ora da una esplosione il lavoratore non abbia disturbi o solo un ronzio nelle orecchie. Quando c'è stato uno scoppio è bene che il lavoratore si faccia subito controllare l'udito. Andare ad un Pronto Soccorso non è una precauzione eccessiva. L'importante è che entro due, al massimo tre giorni dallo scoppio il soggetto deve fare un esame audiometrico. Se ci sono oggettive difficoltà a farselo fare dall'ospedale pubblico, recatevi da un otorinolaringoiatra privato. L'iportante è verificare presto la funzione uditiva.
2 – Verificare che sul verbale del Pronto Soccorso sia scritto ciò che voi avete dichiarato al medico. In particolare state attenti ai traumi cranici. Se avete riportato un trauma cranico è fondamentale che questo sia scritto sul primo verbale. Spesso mi capita di leggere sul verbale "nega trauma cranico" poi il trauma c'è stato e diventa difficile far riconoscere che una conseguenza che si evidenzia bene il giorno dopo come una vertigine o una ipoacusia sono da mettere in relazione all'incidente che vi ha portato al Pronto Soccorso.
Ricordo che è compito del medico che effettua la visita fare la denuncia di infortunio all'INAIL.
3 – Nel caso che il verbale sia carente o nelle ore o nei giorni successivi compaiono altri sintomi che prima non avevate, ritornate al Pronto Soccorso.
4 – Recatevi dal medico di famiglia per definire la diagnosi, decidete col medico eventuali visite specialistiche o esami strumentali, per la terapia e per le certificazioni del caso.
5 – In tutti i casi di incidente, anche in quelli lievi, dove è interessato un organo di senso (occhio, orecchio, naso) oppure ci sono problemi nel masticare o nel parlare è bene sottoporsi alla visita di un medico specialista. In caso di traumatismo della testa e del collo, con la sola eccezione dei danni oculari o dentari, l’otorinolaringoiatra è il medico che meglio di ogni altro può aiutarvi in questo settore.
Vi consiglio inoltre di essere equilibrati nel senso di non sottovalutare i danni lievi e non esagerare nella sintomatologia. In particolare suggerisco di non sottovalutare i piccoli danni in quanto l'INAIL fa una valutazione di questi piccoli infortuni personali e conserva una vostra scheda personale. Piccoli danni che producono una invalidità permanente inferiore all'11% non portano ad alcun indenizzo, ma potranno venire sommati tra loro alla fine della vostra vita lavorativa e potrebbero diventare indenizzabili.
Ulteriori informazioni per infortuni che coinvologono il distretto testa collo (es. fratture ossa nasali, fratture mandibola, fratture dei mascellari o del processo zigomatico, traumi cranici, perdite di udito, comparsa di acufeni, vertigini, cefalee, ecc) le potrete ottenere rivolgendovi ad un medico specialista in otorinolaringoiatria per una visita.
Il lavoro nelle fabbriche o il lavoro degli artigiani comporta sempre dei rischi. La medicina preventiva può fare molto per ridurre i possibili danni che un lavoratore potrà subire a causa della sua attività.
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